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La Finanziaria 2009
 
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La Finanziaria dei lettori del Sole 24 Ore

a cura di Nicoletta Cottone

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Pagamento dell'Iva all'incasso
Massimiliano Consoli propone un emendamento a tre vie: il pagamento dell' Iva al momento dell'incasso, la detassazione delle tredicesime, l'aumento della soglia di deducibilità degli interessi passivi. (Massimiliano Consoli - Cinisello Balsamo, Milano)

Tagliare le tasse e semplificare
Parlo da imprenditore per cui chiedo il taglio delle tasse e delle imposte in generale. Il taglio dell'Ici, scrive Patrick, non basta. Bisogna tagliare del 10% l'Irpef e ridurre il numero delle aliquote. Poi taglio del costo del lavoro dipendente: un dipendente costa più del doppio dello
stipendio che percepisce. Semplificare il sistema Italia; questa deve essere la parola d'ordine. (Patrik Rigodanzo - Arzignano, Vicenza)

Agenzie fiscali e tagli ai fondi produttività
Sono un dipendente delle Agenzie fiscali: la legge 112 ha cancellato un solo colpo gli incentivi legati ai fondi di produttività. Visti i nostri magri stipendi ormai erosi dal costo della vita che non è del 3,2 %, bensi una percentuale ben più alta, vorrei che fosse inserito un emendamento che ripristinasse questi fondi che per noi sono di vitale importanza. (Gaetano Raimondi - Ravenna)

Rafforzare la carbon tax
Giorgio da Brescia vorrebbe rafforzare la carbon tax per ridurre le emissioni di gas serra, con aumenti sicuri e programmati nel tempo, per dare la possibilità ad imprese e consumatori di adattarsi. (La carbon tax è una tassa sulle risorse energetiche che emettono biossido di carbonio nell'atmosfera, n.d.r.) Gli introiti andrebbero in parte per la ricerca e in parte per ridurre la tassazione del lavoro. In pratica, scrive il lettore, tasso ciò che non voglio, l'inquinamento, per detassare ciò che voglio, il lavoro.(Giorgio G. - Brescia)

Affitti: indicizzazione e deduzione
Roberto Bianchi vorrebbe l'indicizzazione dell'affitto all'inflazione programmata e la deduzione di almeno il 50% dell'affitto dal reddito imponibile. (Roberto Bianchi)

Restituzione del fiscal drag
Proporrei, vista la crisi economica che sta attraversando il Paese, la restituzione del fiscal drag ai lavoratori dipendenti e ai pensionati. Si opererebbe un intervento concreto per combattere l'attuale situazione di crisi e disagio sociale del nostro Paese. Si tratterebbe di ottenere la restituzione di quel di più versato all'Erario dovuto esclusivamente dall'aumento nominale delle retribuzioni e delle pensioni e non certo a un incremento reale del potere di acqusito delle medesime. Tra l'altro non è immorale che lo Stato lucri sull'inflazione, aggiungendo al danno dell'incremento dei prezzi la beffa di una tassazione più elevata? È quello che accade al prezzo alla pompa della benzina, dove essendo la tassione in percentuale, più il prezzo sale più l'Erario incassa. (Paolo B. - Roma)

Interventi in favore di dipendenti e famiglie
Per Mario è indispensabile migliorare la politica dei redditi e soprattutto quella delle famiglie, visto che si è fatto poco o niente su questo fronte. È giusto salvare le banche e le imprese perché comunque c'è una ricaduta positiva sul cittadino in termini di salvaguardia dei risparmi e del lavoro, tuttavia si rende necessario un emendamento in favore dei dipendenti e delle famiglie con figli a carico. (Mario M. - Pomarance, Pisa)

Quoziente familiare e borse di studio
Penso che la prima cosa sia ritornare tutti a rimboccarsi le maniche e riacquistare il buon senso. Paolo Tivoli lancia un pacchettodi emendamenti: quoziente famigliare per dipendenti e pensionati e borse di studio per i bravi e non per fasce di reddito. Via i gettoni di presenza al milione di italiani che vivono con consigli di Amministrazione, politica locale, provinciale, regionale, Senato, Parlamento, Enti, Associazioni, Sindacati, Caf e così via. (Paolo Tivoli - Roma)

Tagli alle pensioni dei politici
Tagli alle pensioni dei tanti politici «a vita» per costituire fondi a sostegno di tutti quei pensionati, e credete a me sono tanti, che hanno bisogno di sostegno da parte di strutture sanitarie che pubbliche ormai non esistono più o quasi e private costringono all'indebitamento pure i familiari. (Claudia C. - Faenza, Ravenna)

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